13/08/2020
TREOFAN TERNI, ACCORDO RAGGIUNTO DOPO 50 GIORNI DI SCIOPERO

Dopo 50 giorni di sciopero arriva l’accordo con Treofan, grazie al prezioso contributo del MiSE e della Sottosegretaria Alessandra Todde, in continuità con quanto perseguito dall’On. Giorgio Sorial in precedenza, per un pronto riavvio e la ripresa delle produzioni. La protesta ha avuto inizio dopo la miope volontà aziendale di spostare gli ordinativi di Terni, con il chiaro intento di chiudere nel più breve tempo possibile lo stabilimento a favore degli altri di Jindal in Europa. La lotta dei lavoratori, con il conseguente blocco delle spedizioni di prodotti ai clienti, ha messo in crisi l’azienda che, al momento ha dovuto cedere il passo e riportare parte di quelle produzioni vitali per il sito e per la sua sopravvivenza, ora tutte da consolidare. I prodotti finiti usciranno nella proporzione del 200% rispetto agli ordini che entreranno nello stabilimento ternano, produzioni strategiche patrimonio dello stabilimento da moltissimi anni. Arriveranno i macchinari dismessi da Battipaglia, taglierina e silos per il materiale recuperato, che renderanno ancora più efficiente e produttivo lo stabilimento. Partirà una sperimentazione per un nuovo prodotto in polietilene, che qualora fosse positiva, impegna l’azienda ad acquisire un nuovo rigranulatore per migliorare il recupero degli scarti. Quantità di produzioni garantite per i mesi di Agosto e Settembre, seppure in quantità ridotta rispetto alla capacità produttiva dello stabilimento, rendono necessaria l’apertura di una Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria utilizzando le settimane previste dal nuovo decreto per “emergenza Covid-19” così da calmierare i costi vitali dello stabilimento e rendere efficienti le produzioni. CIGO che avrà un impatto limitato sui lavoratori, in quanto è previso l’utilizzo delle ferie pregresse fino a concorrenza e su base volontaria e garantendo nel contempo il concetto di rotazione e maturazione dei ratei prevedendo anche l’anticipazione economica da parte aziendale. il tutto sarà gestito attraverso un confronto continuo con le Rsu di stabilimento. Un accordo che non risolve ancora i problemi del sito creati dalla proprietà, ma sicuramente mette tutti gli attori sociali in condizioni di lavorare sul consolidamento che apre anche a soluzioni diverse. Un convinto rientro nel perimetro industriale del gruppo indiano Jindal Films è il risultato più importante, che non esclude però ulteriori future valutazioni in merito ad alternative industriali che possano sviluppare anche collaborazioni con terzi o sviluppo dell’economia verde e circolare, in seno al polo chimico Ternano. Una prospettiva che coinvolge tutte le rappresentanze sociali e istituzionali che impegneranno l’attuale management che fino ad ora si è dimostrato disinteressato e distratto rispetto alle potenzialità del sito.

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