04/12/2020
Pubblico impiego: supporto della Femca alla mobilitazione del 9 dicembre

Il Comitato esecutivo della Femca Cisl nazionale ha espresso il massimo supporto alla mobilitazione, prevista il 9 dicembre, dei sindacati dei lavoratori del pubblico impiego per una riforma della pubblica amministrazione, approvando all’unanimità il seguente :

ORDINE DEL GIORNO

L’Esecutivo della Femca Cisl sostiene la mobilitazione dei lavoratori della Funzione pubblica, in programma mercoledì 9 dicembre. Riteniamo infatti che il contratto, così come lo sciopero, siano diritti irrinunciabili dei lavoratori, e chi afferma che questi diritti vadano sospesi a causa della pandemia lo fa strumentalmente.

In questa particolare fase storica, con una vera tempesta abbattutasi sul mondo produttivo e con cambiamenti radicali nell’economia e negli asset industriali, rinnovare i contratti vuol dire non solo ottenere una sacrosanta rivalutazione economica dei salari, ma porre le basi per rilanciare l’economia, ammodernare il sistema produttivo, reagire alla crisi. Il contratto della Pa non fa eccezione a questa regola: da anni la Cisl e la Fp chiedono giustamente la riforma della Pa in Italia, un settore in forte difficoltà anche per il blocco delle assunzioni e per la possibilità offerta a molti dipendenti di andare in pensione prima del previsto, grazie a quota 100.

Oggi in un settore strategico come la Pa ci sono quasi 200 mila lavoratori precari, un fenomeno inaccettabile che ha rivelato la propria fragilità soprattutto nella sanità, durante la crisi pandemica. Un altro elemento di criticità è stato messo in luce con il ricorso allo smart working per tantissimi dipendenti pubblici. Nonostante non abbiano ricevuto né formazione adeguata, né strumenti idonei al lavoro da remoto, i dipendenti pubblici hanno garantito che la macchina statale continuasse a funzionare.

La Femca, quindi, esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori del Pubblico impiego, condividendo totalmente le rivendicazioni alla base della mobilitazione; chiede al Governo di investire sul settore, perché quanto fatto fino a questo momento è insufficiente e non rende onore al lavoro di milioni di lavoratori dello Stato; invita infine l’opinione pubblica a non dimenticare che la pandemia ha colpito tantissimi lavoratori statali impegnati nel loro lavoro, con contagi e decessi, e di smetterla quindi con facili stereotipi sul conto dei lavoratori pubblici, che meritano il nostro rispetto, la nostra ammirazione e la nostra gratitudine. Senza servizi pubblici siamo tutti più deboli e più esposti, nessuno escluso.

Roma, 4 dicembre 2020

Per le ragioni dello sciopero e per firmare la petizione visita la pagina web dedicata.

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