27/10/2021
Parità salariale, c’è il sì del Senato alla legge contro il gender pay gap

Roma, 27 ottobre 2021 – Nella giornata di ieri il Senato ha approvato all’unanimità il Ddl sulla parità salariale già passato al vaglio della Camera.

Come noto, il divario salariale nel nostro Paese può arrivare fino al 20%, a parità di mansione e di ore lavorate.
L’obiettivo del Ddl, tuttavia, non è solo quello di colmare il cosiddetto gender pay gap nella retribuzione tra uomini e donne, ma anche di far emergere le discriminazioni sul luogo di lavoro. Analizzando il testo, infatti, emergono diverse novità, come una definizione più stringente della nozione di discriminazione di genere, tanto per lavoratori e lavoratrici quanto per i candidati e candidate al posto di lavoro.

La norma inoltre prevede:

  • Per le aziende sopra i 50 dipendenti vigerà l’obbligo di compilare un rapporto sulla situazione del personale che conterrà molti indicatori, dai salari agli inquadramenti, dai congedi al reclutamento;
  • Le imprese che adotteranno politiche aziendali volte a favorire il lavoro delle donne, riceveranno la Certificazione di parità, che apre le porte a sgravi contributivi fino a 50mila euro l’anno e a condizioni di vantaggio nelle gare d’appalto a valere su fondi europei.

Un passo in avanti rispetto alla condizione di tante lavoratrici che permangono ai margini del mercato di lavoro. Ma resta ancora tanto da fare per favorire l’accesso delle donne al mercato del lavoro, la loro crescita professionale e la continuità all’interno dei percorsi di carriera, che possa assicurare anche la tutela del loro profilo pensionistico.

 

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