17/12/2011
Manovra. Mobilitazione continua per l’equità


”Monti voleva fare una manovra rigorosa dicendo che accanto al rigore ci sarebbe dovuta essere equità. Qui non c’è equità e quindi non c’è coesione sociale, nemmeno quella coesione sociale che aveva richiamato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”. Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenendo a piazza Montecitorio nel corso della manifestazione con Cgil, Uil e Ugl per lo sciopero del pubblico impiego. “Il governo stesso -ha spiegato Bonanni- ha dimostrato e autocertificato l’iniquita’ della manovra. Al Parlamento si chiede il voto di fiducia senza discutere, estromettendo i sindacati, non e’ mai accaduto. Si e’ arrivati a dire che la materia previdenziale e fiscale non e’ materia del sindacato”. “Continueremo nei prossimi giorni la protesta per sottolineare la nostra ferma, forte, inequivocabile posizione di contrarieta’ contro questa manovra che ha dell’inverosimile”. Ha aggiunto Bonanni ricordando che “ci vorra’ molto rigore per difenderci dall’aggressivita’ dei mercati, dalla diffidenza degli altri paesi”. Poi si è rivolto al ministro del Welfare Elsa Fornero: “Questa storia di voler mettere mano all’articolo 18 proprio non la capisco, sembra si voglia aizzare la gente alla protesta” – ha dichiarato in merito alla riforma del lavoro annunciata dal Ministro. “A lei dico che se vuole fare qualcosa per i precari preveda incentivi in modo che chi è flessibile non si trasformi in precario. A noi interessa che la precarieta’ finisca, ma per farla finire servono due cose – ha aggiunto Bonanni -: un’ economia piu’ solida e un Esecutivo che paghi di più il lavoro flessibile, non in meno perchè senza maggior salario non si possono avere più contributi. La precarieta’ e’ il frutto della flessibilita’ pagata male”.

“Sono molto preoccupato per quello che sta accadendo, a 12 ore dall’approvazione della manovra gia’ si aizza la gente su una materia cosi’ complessa e non è questo che doveva fare un governo tecnico”. Infine Bonanni si è detto pronto a denunciare “ogni eventuale malefatta. Sia chiaro noi chiediamo che si discuta l’articolazione del pubblico, dando garanzie alla dignita’ e alla sicurezza dei dipendenti pubblici e quindi garanzie per i servizi. La nostra battaglia continuera’ e dico a Monti di aprire una discussione trasparente dove tutto diventi piu’ chiaro, lui avra’ il sostegno che merita chi vuole portare il paese fuori delle secche. Infine – ha concluso il leader della Cisl – ai partiti dico di smetterla di tirare la pietra e nascondere la mano perche’ sarete puniti”

(19 dicembre 2011)

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“Monti deve tassare i grandi patrimoni. E’ li’ che può trovare giustizia e soldi”. A parlare dal palco del presidio dei sindacati a Montecitorio è Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. “Bisogna spostare le tasse dalle persone ai consumi, come ha detto il presidente del Consiglio in Parlamento. Anche perchè spende pure chi evade”. Arriva poi il riferimento alla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, facendo indirettamente riferimento alle parti della manovra che favoriscono le imprese: “E’ l’unica ad esultare perche’ è l’unica ad aver ricevuto soldi e glieli abbiamo dati noi”. Bonanni ha quindi ribadito la necessità di una riforma fiscale che ”riduca le tasse a lavoratori e pensionati e alle imprese che investono e assumono”, e quindi che si agisca in maniera selettiva. L’ultima parte dell’intervento di sabato mattina e’ dedicata i costi della politica. “Le Province devono saltare – afferma Bonanni – come tutti gli enti che esistono per favorire le oligarchie e non per offrire servizi”. “Con questa manovra si pongono le basi per un altro intervento di prelievo, perche’ è recessiva”, aggiunge Bonanni prima di dire con ironia che la manovra del Governo Monti “sembra fatta da mio zio che non capisce nulla di economia” ed è fatta solo “per fare soldi subito”.

Ecco perchè i sindacati “non daranno tregua”, non si rassegneranno e chiederanno ancora di cambiare questa manovra “iniqua che è contro lavoratori e pensionati”. Il numero uno della Cisl ha assicurato che la protesta dei sindacati proseguirà. “Proseguiremo fino a Natale e continueremo anche dopo”. Sul mercato del lavoro, infine, “non tollereremo che il Governo non ricorra alla concertazione – ha concluso – se pensano che sui licenziamenti fanno da soli stanno freschi”. L’insistenza sulla concertazione diventa tanto più necessaria perchè “tutti i partiti pensano alle elezioni anticipate e vogliono ridurre il potere di Monti”. Col confronto, invece, “si troveranno le soluzioni piu’ idonee ed eque per il Paese”. Sul mercato del lavoro, infine, “non tollereremo che il Governo non ricorra alla concertazione – ha concluso – se pensano che sui licenziamenti fanno da soli stanno freschi”.

(17 dicembre 2011 – Articolo tratto da Conquiste del Lavoro)

CISL. Il documento del Consiglio generale del 14 dicembre

CISL. La relazione di Bonanni

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