14/09/2011
Malattia

Che cos’è
E’ la somma che viene pagata, in sostituzione della retribuzione, ai lavoratori che si ammalano. Spetta per un periodo massimo di 180 giorni. I primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, mentre dal quarto giorno di assenza è l’Inps a provvedere al pagamento.

I controlli
Eventuali controlli possono essere effettuati dai medici iscritti alle liste dell’Inps o dai medici delle Asl
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 17 alle ore 19
di ogni giorno, compresi i giorni festivi e le domeniche.
In caso di assenza ingiustificata, è prevista la perdita dell’indennità per un periodo di volta in volta valutato. L’assenza può essere giustificata solo dalla necessità di effettuare accertamenti sanitari, visite mediche urgenti o per cause di forza maggiore

A chi spetta
Agli operai dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura, agli operai e agli impiegati del terziario, ai salariati del credito, delle assicurazioni e dei servizi tributari appaltati, ai soci di cooperative che prestino attività lavorativa, ai giovani assunti con contratto di formazione e ai lavoratori parasubordinati.

Come si ottiene
Il lavoratore deve trasmettere agli uffici Inps piu’ vicini il certificato redatto dal medico di famiglia ed inviare la seconda parte (l’attestato senza diagnosi) al datore di lavoro. Il certificato va inviato sia all’Inps sia al datore di lavoro entro 2 giorni dalla data di compilazione. Nel caso di ritardata trasmissione l’indennità viene decurtata per tanti giorni quanti sono quelli del ritardo.

Quanto spetta
L’importo dell’indennità, che sia pagata dall’Inps o direttamente dal datore di lavoro, è pari al 50% della retribuzione media globale giornaliera (per i primi 20 giorni), mentre per i giorni successivi è pari al 66,66%.In genere la retribuzione è garantita per intero dai contratti di lavoro, che impegnano i datori di lavoro a pagare la differenza.

La domanda
Il certificato di malattia rilasciato dal medico curante in duplice copia è di per sé la domanda di indennità di malattia. La copia che riporta sia la diagnosi sia la prognosi deve essere presentata o spedita tramite raccomandata con avviso di ricevimento – entro due giorni dal rilascio del certificato – direttamente agli uffici Inps piu’ vicini, mentre la copia dove è indicata solo la prognosi deve essere consegnata al datore di lavoro.L’Inps ha predisposto una procedura per la trasmissione telematica dei certificati medici. Sarà il medico curante a inviare direttamente il certificato all’Istituto, evitando la mediazione del lavoratore.

Il pagamento
Il pagamento può essere effettuato dall’Inps a conguaglio (tramite il datore di lavoro) oppure direttamente al lavoratore con assegno circolare, con bonifico bancario o postale oppure allo sportello di un qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale.Nel caso si richieda il pagamento sul proprio conto corrente bancario o postale, bisogna ricordare di inserire nella domanda l’indirizzo dell’ufficio pagatore presso cui si intende riscuotere la prestazione, nonché le coordinate bancarie o postali (CIN, ABI, CAB) e il numero di conto corrente.

 

 

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