15/03/2019
Estrazione: a Ravenna la manifestazione per energia, lavoro, ambiente

Domani 16 marzo si terrà a Ravenna la manifestazione territoriale del settore estrattivo, a seguito del provvedimento “blocca trivelle” e dei primi contraccolpi che si stanno già registrando sul territorio, e che vedono lo spostamento di alcune piattaforme dai mari italiani ad altre parti del mondo.

Nello specifico gli elementi che più destano preoccupazione sono: la moratoria fino a 18 mesi dei permessi di prospezione e ricerca di giacimenti già rilasciati e dei nuovi permessi; l’elevamento fino a 25 volte dei canoni concessori a carico delle compagnie; la soppressione del riconoscimento dell’upstream come “attività di pubblica utilità”.

Il settore dell’estrazione in mare è un settore economico rilevante per la Romagna. Sono circa di 4mila gli addetti e 150 le aziende, a cui si aggiungono circa 6mila lavoratori e 800 imprese del resto della regione. Un comparto che esporta lavoro anche nel resto del mondo dove gli addetti sono apprezzati per la loro competenza e le imprese per l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.

Le estrazioni di gas naturale sono sempre state gestite in condizioni di massima sicurezza, sostenibilità e nel rispetto della normativa europea sulla tutela del mare Mediterraneo, coniugando la tutela dell’ambiente marino, della costa, delle attività turistiche e le tante bandiere blu con le istanze socio-economico-industriali.

Il sindacato sta pressando la politica nazionale e internazionale affinché prenda finalmente la strada della cosiddetta “Just transition” , cioè la transizione giusta tra un mondo produttivo fondato sui combustili fossili e uno basato sull’energia rinnovabile. Ed il gas naturale può essere proprio il combustibile di questa fase di transizione.

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