28/02/2012
Documento assemblea delegati FEMCA VENETO DEL 07/02/2012

DOCUMENTO CONCLUSIVO ASSEMBLEA DEI DELEGATI FEMCA VENETO

 

L’assemblea dei Delegati e il Consiglio Generale della Femca Veneto, riunito in data odierna, alla presenza del Segretario Generale Nazionale Femca Sergio Gigli e del Segretario Generale Cisl del Veneto Franca Porto, sentita la relazione introduttiva e le conclusioni che condividono, hanno svolto una discussione nel merito della situazione politico sindacale ed in particolare:

L’assemblea dei Delegati ha evidenziato che il protrarsi della crisi economica ha avuto un forte impatto per il mondo del lavoro e l’occupazione; l’impatto sociale è stato mitigato grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali e di quelli in deroga. Comunque ciò non basta e non basterà in futuro poiché le norme che costituiscono il mercato del lavoro risultano non più idonee al tessuto economico e sociale del Paese, e sono riservate a una minoranza di lavoratori. Per questo c’è la necessità di una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali, in un forma universale capace di tutelare tutti i lavoratori.

L’assemblea dei Delegati Femca Veneto approva le proposte Cisl della riforma del mercato del lavoro, perché da questa riforma i nostri settori ne possono ricavare solo dei benefici, data la composizione del mercato economico Veneto, costituito per la maggior parte da piccole e piccolissime imprese, e si possa ridurre drasticamente il precariato ed i lavori atipici per i giovani, incentivandone la stabilità con l’apprendistato, e i contratti di inserimento per gli ultracinquantenni.

La riforma deve portare un forte cambiamento al modello di tutela, che passa attraverso l’obiettivo primario di politiche attive del lavoro, con azioni mirate, anche al reinserimento al lavoro dopo la maternità per le donne, favorendo l’utilizzo della paternità per gli uomini.

In questo contesto di crisi che non riusciremo a difendere i posti di lavoro così come sono attualmente, ma potremo difendere le condizioni professionali per rendere possibile la mobilità da un posto di lavoro ad un altro, poiché l’arricchimento professionale e culturale è per ogni lavoratore un’esigenza personale come giustamente lo è oggi la tutela del reddito. Noi pensiamo che l’idea della flexsecurity del processo formazione-riqualificazione-rioccupazione sia un percorso che possa rispondere a queste esigenze.

 

E in tutto questo scenario la discussione relativa all’articolo 18 è infondata, in quanto non accresce minimamente la possibilità di nuova occupazione o di crescita professionale e culturale del lavoratore ed è altrettanto vero che non è una discriminante per lo sviluppo economico del Paese.

L’assemblea dei delegati ritiene prioritario che per far ripartire la crescita siano necessari forti investimenti infrastrutturali di innovazione e ricerca, snellire la burocrazia che impedisce il nascere di attività industriali, poiché solo in questo modo è possibile migliorare la competitività del nostro Paese e accrescere l’occupazione, incentivando quelle imprese che investono in tecnologia e in occupazione e nel ruolo sociale dell’azienda.

 

 

L’assemblea dei Delegati ritiene che per far fronte alla crisi si debba intervenire sui seguenti temi:

  • La riforma fiscale, tesa a ridurre il costo del lavoro ed incrementare salari e pensioni
  • Lotta all’evasione fiscale
  • Riduzione dei costi e dei privilegi della politica
  • Introduzione di una imposta sui grandi patrimoni
  • Introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie
  • Ulteriormente sulla strada delle liberalizzazioni delle rendite di posizione, siano esse di carattere pubblico o privato
  • Defiscalizzare il lavoro di cura e di sostegno, a carico delle famiglie, facendo quindi emergere tanto lavoro oggi sommerso
  • Sulla norma della riforma delle pensioni, togliendo la penalizzazione all’accesso anticipato pensionistico e prevedendo una maggiore gradualità nell’abolizione delle quote per l’accesso al pensionamento
  • Nella difesa dei lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione; devono avere garanzia che gli ammortizzatori sociali concordati servano per accompagnarli al raggiungimento della pensione, con particolare attenzione a chi sta nel percorso verso la pensione di vecchiaia

La crisi degli ultimi anni ha progressivamente ridotto il potere d’acquisto dei salari, l’assemblea dei Delegati Femca ritiene che con la prossima stagione contrattuale si debba colmare la perdita subita in questi anni, e che possa essere anche un’occasione per il miglioramento delle relazioni sindacali.

 

L’assemblea dei Delegati ritiene che si debba giungere a questo appuntamento avendo prima definito un sistema di regole chiare sui percorsi contrattuali e della rappresentanza, attraverso un metodo nel quale prevalga il coinvolgimento, sia nella fase di costruzione delle piattaforme, che in fase di definizione degli accordi, degli iscritti, dei delegati e dei lavoratori tutti.

 

L’assemblea dei Delegati Femca Veneto, ribadisce la necessità di rendere strutturale la detassazione e la decontribuzione del salario derivante dalla contrattazione aziendale e/o territoriale, per sostenere la crescita della produttività, rendere obbligatoria l’adesione ai fondi complementari di previdenza e assistenza per garantire una adeguata pensione alle nuove generazioni. In tale contesto invita tutti i lavoratori a votare e far votare la lista FEMCA CISL alle prossime elezioni per il rinnovo delle assemblee di FONCHIM E FASCHIM, promovendone anche l’adesione.

Nel dibattito si sono affrontate anche le problematiche che stanno coinvolgendo i lavoratori, le famiglie e tutti i cittadini, conseguenti al permanere di una crisi globale unica che sta riducendo in continuazione il sistema di welfare sociale, producendo forti incertezze sul futuro di tutte le generazioni. L’assemblea dei Delegati ha evidenziato il disorientamento che questo produce, evidenziando la priorità di un modello sociale fatto di idee ed azioni che possano incidere ed orientare un esempio di crescita e tutele di cambiamento a favore delle classi sociali più deboli poiché il rischio di esclusione sociale è grande.

L’assemblea dei delegati FEMCA VENETO, aderisce con convinzione all’iniziativa ”mandiamo in bianco le dimissioni in bianco” ed invita tutti gli iscritti a firmare l’appello che sarà inviato al Ministro del Lavoro.

L’assemblea dei Delegati Femca del Veneto impegna tutta l’organizzazione ai vari livelli per il realizzo delle tematiche poste.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’                                                           Vicenza 07/02/2012

Iscrizione effettuata con successo