07/08/2020
DL SEMPLIFICAZIONI, NO A EMENDAMENTO SU TRIVELLE. GAROFALO: “COLPO MORTALE A POLITICHE ENERGETICHE”
L’eventuale approvazione dell’emendamento sulle trivelle,
proposto nel decreto Semplificazioni, darebbe un colpo mortale alle
politiche energetiche del Paese, condannandoci alla sudditanza dagli
Stati esteri e provocando il licenziamento di decine di migliaia di
addetti, concentrati nel ravennate, in Basilicata e in Sicilia. Il
Governo non permetta questo scempio e non consenta il blocco delle
trivellazioni”. La segretaria generale della Femca-Cisl, Nora
Garofalo, commenta così la proposta sul Pitesai, il Piano per la
transizione energetica sostenibile delle aree idonee, che se
approvata determinerebbe il blocco dell’attività estrattiva nel
Paese. “Questa proposta – spiega Garofalo – è il frutto di un
approccio che è solo ideologico davanti ad una problematica che
investe tutti i cittadini, perché si parla dell’autosufficienza
del nostro Paese sul fronte delle politiche energetiche. Alcune forze
politiche, invece di assecondare gli istinti più bassi,
come emerso palesemente nel corso della campagna referendaria
dell’aprile di 4 anni fa e nella discussione sul Milleproroghe,
dovrebbero riflettere sulle conseguenze delle loro proposte.
Bloccare le trivelle vuol dire annullare la produzione di gas,
determinando così la chiusura dei pozzi e assestando un colpo
mortale al settore. Vuol dire lasciare nell’incertezza le compagnie
energetiche, con ricadute drastiche sul fronte occupazionale
e conseguenze sociali devastanti. Vuol dire condannare l’Italia alla
dipendenza assoluta dagli altri Paesi. Quando il Governo deciderà di
puntare davvero sulle politiche di sviluppo, anziché su misure
assistenziali come il reddito di cittadinanza, non sarà mai troppo
tardi”, ha concluso la segretaria generale della Femca. 
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